Medico competente o di base?

Differenza tra medico di base e competente

Chi è il medico di base?

Il medico di base, a differenza del medico competente, vigila sullo stato di salute generale del paziente nell’arco della sua vita: solitamente effettua diagnosi e terapia curativa, garantisce i livelli di assistenza presso il proprio ambulatorio e/o a domicilio. Si tratta di attività generiche che non riguardano un ramo della medicina in particolare.

Chi è il medico competente?

In base al D. Lgs. 81\08 il medico competente si occupa di svolgere attività di sorveglianza e visite mediche sui lavoratori e, per esercitare la professione, deve essere in possesso di una specializzazione in medicina del lavoro. Si tratta quindi di un ruolo più specifico rispetto a quello del medico di base, in quanto prende in considerazione la salute dell’individuo relativamente al ruolo professionale che deve ricoprire. Il medico competente viene scelto dal datore di lavoro dell’azienda presso la quale effettua le visite, il quale gli fornisce il Documento di Valutazione dei Rischi aziendale e permettendogli un sopralluogo negli ambienti di lavoro in modo da avere tutte le informazioni necessarie per stabilire tutti i pericoli possibili.

Quali sono i regolamenti che delineano la figura del medico competente?

Il D.Lgs. 81\08 stabilisce, tra le altre cose, i requisiti professionali del medico del lavoro. A partire da maggio 2023, però, il Decreto legge 4\5\2023 ha apportato alcune modifiche che ne riformulano nuovi obblighi per il datore di lavoro ed il medico del lavoro: ad esempio il datore di lavoro ha l’obbligo di indicare il medico per l’azienda sulla base della valutazione dei rischi,  richiede al lavoratore la cartella sanitaria rilasciata dal precedente datore per giudicare l’idoneità del dipendente in fase di visita di assunzione ed infine, in caso di impedimento per motivate ragioni, ha l’obbligo di nominare al datore di lavoro un sostituto.

Affidati a 626 Medica per la nomina del medico per la tua attività

Nel contesto dell’ambiente lavorativo, la salute e la sicurezza dei dipendenti costituiscono una priorità inderogabile. In questo quadro, l’obbligo della nomina del medico competente emerge come un elemento cruciale nella tutela della salute dei lavoratori. Se non hai ancora nominato il medico competente per la tua attività, affidati a 626 Medica di Gruppo Wedoot Italia. Contattaci per ulteriore informazioni sulla medicina del lavoro.

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Elettrocardiogramma: tutti gli strumenti per tenere sotto controllo la salute del tuo cuore

Elettrocardiogramma:
tutti gli strumenti per tenere sotto controllo la salute del tuo cuore

Perchè monitorare il cuore?

La salute del cuore è un aspetto fondamentale per il benessere generale di una persona. Monitorare e valutare il funzionamento del cuore è essenziale per prevenire malattie cardiovascolari e garantire una vita sana. Fortunatamente, i rapidi progressi nella tecnologia hanno portato alla creazione di strumenti sempre più sofisticati e innovativi per la valutazione accurata della salute cardiaca. In questo articolo, esploreremo alcuni degli strumenti di ultima generazione utilizzati per valutare il cuore e fornire informazioni preziose sulla salute cardiovascolare.

1. Elettrocardiografo portatile:

L’elettrocardiografo portatile è diventato un dispositivo ampiamente utilizzato per monitorare il cuore. Questo strumento registra l’attività elettrica del cuore attraverso elettrodi posizionati sul corpo. Le moderne versioni portatili consentono di effettuare registrazioni precise e fornire una valutazione approfondita dell’attività cardiaca, rilevando potenziali anomalie o irregolarità nel ritmo cardiaco.

elettrocardiografo per cuore
2. Monitor Holter:

Il monitor Holter è un dispositivo di registrazione indossabile che monitora costantemente l’attività elettrica del cuore per un periodo prolungato, solitamente 24 ore o più. Questo strumento registra in modo continuo l’ECG, consentendo ai medici di identificare eventuali episodi di aritmie o altri problemi cardiaci che potrebbero verificarsi durante le normali attività quotidiane.

3. Misuratori di pressione sanguigna digitali:

La pressione sanguigna è un indicatore cruciale della salute cardiovascolare. I misuratori di pressione sanguigna digitali consentono alle persone di misurare facilmente la propria pressione arteriosa a casa. Questi dispositivi forniscono letture precise e consentono di monitorare le fluttuazioni della pressione sanguigna nel tempo, aiutando a individuare eventuali problemi o tendenze al di fuori dei valori normali.

misuratore di pressione cuore

4. Cardiofrequenzimetri:

I cardiofrequenzimetri, spesso integrati in dispositivi indossabili come smartwatch o braccialetti fitness, offrono un’istantanea in tempo reale della frequenza cardiaca. Questi strumenti utilizzano sensori ottici per rilevare le pulsazioni del polso e forniscono informazioni immediate sulla frequenza cardiaca durante l’attività fisica o il riposo. Monitorare la frequenza cardiaca può essere utile per valutare la condizione fisica generale e individuare eventuali anomalie durante l’esercizio.

5. Applicazioni mobili per il monitoraggio del cuore:

Le applicazioni mobili offrono una vasta gamma di strumenti per il monitoraggio e la valutazione della salute cardiaca. Alcune app sono in grado di registrare l’ECG utilizzando i sensori del telefono o di dispositivi esterni, consentendo di ottenere un’analisi dettagliata dell’attività cardiaca. Altre applicazioni offrono programmi di allenamento personalizzati, monitoraggio della frequenza cardiaca e misurazioni della pressione sanguigna, fornendo un’ampia panoramica della salute del cuore.

Scegli un professionista del cuore

La disponibilità di strumenti avanzati per la valutazione della salute cardiaca offre molteplici vantaggi per le persone che desiderano monitorare il proprio cuore e prevenire potenziali problemi cardiaci. L’elettrocardiografo portatile, il monitor Holter, i misuratori di pressione sanguigna digitali, i cardiofrequenzimetri e le applicazioni mobili rappresentano strumenti potenti e accessibili per valutare la salute del cuore. È importante consultare sempre un professionista medico per una valutazione completa e interpretazione dei dati raccolti da questi strumenti, al fine di prendere decisioni informate per il proprio benessere cardiovascolare.

626Medica effettua test di laboratorio e visite per il monitoraggio dei lavoratori per garantire la salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

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Azioni salvavita: 4 cose da fare in attesa dei soccorsi

Azioni salvavita:
4 cose da fare in attesa dei soccorsi

BLSD PRIMA DEI SOCCORSI

Ogni anno solo nel nostro Paese muoiono tra le 60.000-70.000 persone a causa di un arresto cardiaco. In caso di emergenza, si è soliti pensare che il primo intervento sia quello effettuato dal 118 che può mettere in contatto l’utente con i servizi di emergenza. In realtà si può agire preventivamente mentre si aspettano i soccorsi poiché, ai sensi della legge 116 del 4\8\21, in tutte le amministrazioni pubbliche che abbiano almeno quindici dipendenti e che abbiano rapporti con il pubblico, deve essere installato il defibrillatore automatico\semiautomatico esterno. Per questo motivo, vengono eseguite azioni salvavita: corsi di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) per l’impiego del defibrillatore automatico. 

IL MASSAGGIO CARDIACO

Quando sul posto di lavoro si nota un lavoratore con l’assenza di uno dei parametri vitali, dopo essersi autoprotetti, bisogna seguire alcune semplici fasi:

 

    • accertarsi dello stato di coscienza dell’infortunato chiamandolo e scuotendolo;

    • effettuare la manovra GAS (Guardo-Ascolto-Sento) per controllarne il respiro e MO.TO.RE (MOvimento-TOsse-REspiro) per verificare la presenza di spasmi o accenni di respiro;

    • Chiamare il 118;

    • Effettuare il massaggio cardiaco.

Il massaggio cardiaco prevede una sequenza di 30 compressioni toraciche alternate a 2 ventilazioni, ossia la respirazione “bocca a bocca”. Ciò serve a comprimere il cuore contro la colonna vertebrale in modo da spingere in circolo il sangue verso il cervello per tentare di limitare i danni.

L’USO DEL DAE

Se si possiede un DAE, però, si procede con il suo utilizzo posizionando le placche adesive sul petto della persona in modo che l’apparecchio ne possa registrare il ritmo cardiaco. In caso di necessità si prepara per liberare la scarica. 

L’ARRIVO DEI SERVIZI DI EMERGENZA

In assenza di uno dei parametri vitali, mentre si attende l’arrivo dei servizi di emergenza, si continua ad effettuare il massaggio cardiaco. Alla chiamata avrà risposto un infermiere che, dopo una serie di quesiti, avrà deciso quale equipaggio di soccorso inviare e con quale mezzo (automedica, ambulanza o elicottero). Successivamente giungeranno i soccorsi che interverranno sul posto e trasporteranno il paziente in ospedale. Nella gran parte dei casi, la corretta esecuzione delle manovre ha aumentato le probabilità di sopravvivenza del paziente.

COSA OFFRE WEDOOT?

Wedoot ha a cuore la sicurezza dei propri clienti, per tanto offre la possibilità di effettuare corsi di primo soccorso BLSD aziendale a partire da 69 euro, con lo scopo di formare operatori sanitari in grado di gestire il soccorso di persone in arresto cardiaco e di supportarne le funzioni vitali con o senza l’uso del defibrillatore semiautomatico, considerato più sicuro di quello automatico, in vendita a partire da 390 euro.

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Cos’è il DAE?

Cos'è il DAE?

Ogni anno solo nel nostro Paese muoiono tra le 60.000-70.000 persone a causa di un arresto cardiaco. Sono numerosi i fattori decisivi che possono portare a ciò, come un precedente attacco di cuore, malattie coronariche, anomalie di tipo cardiaco, forte stress ed episodi sporadici di svenimento. Un elemento essenziale per salvare la vita ad una persona colta da un attacco cardiaco è l’utilizzo del DAE, ossia il defibrillatore semiautomatico esterno. Si tratta si un dispositivo medico che consente di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore tramite dei sensori che gli permettono di riconoscere automaticamente l’arresto cardiaco e la conseguente necessità di liberare la scarica elettrica. 

Come si usa il DAE?

Per mettere in moto il DAE occorre applicare le placche adesive sul petto della persona in modo che l’apparecchio ne possa registrare il ritmo cardiaco. In caso di necessità si prepara per liberare la scarica. Successivamente si mette in attesa e dopo un paio di minuti effettua nuovamente l’analisi del ritmo cardiaco e si predispone, eventualmente, ad un’altra scarica. Il DAE è anche dotato di un altoparlante che fornisce indicazioni all’utente. Ovviamente l’apparecchio deve essere sottoposto a periodiche manutenzioni che ne accertino la funzionalità.

Chi ha l’autorizzazione ad utilizzare il DAE?

Per poter utilizzare il DAE occorre aver frequentato appositi corsi di formazione accreditati a livello regionale e di averne superato la prova finale, entrando quindi in possesso dell’attestato. Si prefissa l’obiettivo di formare il personale medico e non medico ai sensi della legge 116\2021 che specifica che solo chi ha ricevuto tale preparazione può usare il defibrillatore semiautomatico o automatico. Le lezioni prevedono una parte teorica ed una pratica durante la quale i frequentanti utilizzeranno un manichino per simulare le manovre. La mancata manutenzione periodica comporta una sanzione compresa tra i 1000 e 2000 euro, l’inosservanza dell’obbligo di dotazione del defibrillatore comporta la chiusura dell’attività. Infine l’assenza del personale abilitato e l’inosservanza degli obblighi di formazione costituisce una sanzione compresa tra 2500 e 5000 euro.

Tra i corsi offerti da Formativa di Wedoot, è presente il BLSD che fornisce la preparazione per l’utilizzo in sicurezza del DAE a partire da 54 euro.

In che luoghi è obbligatorio possedere il DAE?

Ai sensi della legge 116 del 4\8\21, il defibrillatore automatico\semiautomatico esterno deve essere installato presso tutte le amministrazioni pubbliche che abbiano almeno quindici dipendenti e che abbiano rapporti con il pubblico. Ne sono esempio le scuole, le agenzie pubbliche, gli aeroporti e le stazioni ferroviarie. 

Il gruppo Wedoot

626 Medica del Gruppo Wedoot Italia propone la vendita di dispositivi DAE e la formazione lavoratori tramite Formativa Srl. Scopri la nostra pagina vendita defibrillatori.

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Da Ippocrate al medico del lavoro

Da Ippocrate al medico del lavoro

Chi era Ippocrate?

Ippocrate (IV sec. a.C.) è considerato il primo vero medico della storia dal momento che reinventò il concetto di medicina scientifica. Se prima veniva associata alla filosofia ed ogni fenomeno era visto come conseguenza di un intervento divino, a partire da quel momento divenne una vera e propria professione basata sul metodo scientifico.

Ippocrate spiegava che nell’essere umano era presente una forza vitale che si opponeva alle disarmonie che causano le patologie. Di conseguenza le malattie erano provocate da circostanze insite nella persona e non da qualche divinità. Creò quindi la cartella clinica per mettere ordine all’infinità di fenomeni con i quali il medico si deve rapportare per formulare, finalmente, una diagnosi ed una prognosi.

Il giuramento di Ippocrate

È noto che ogni neo-medico deve fare il giuramento di Ippocrate, ma di cosa si tratta esattamente? Egli credeva che il medico dovesse curare gratuitamente i malati stabilendo con loro un legame di sincerità. Da ciò, nacque il giuramento che elencava i principi dell’etica medica di chi esercita la professione. Al giorno d’oggi si utilizza un testo leggermente modificato rispetto a quello originale, ma i principi cardine sono rimasti invariati.

Differenze tra il precedente e il nuovo giuramento di Ippocrate

Tra le differenze principali si può notare sicuramente l’invocazione alle divinità classiche (“Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni…”). Quello moderno prescinde da un qualsiasi legame con la religione, esprimendo la volontà del medico di trasmettere il sapere alla propria prole (“…di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest’arte”).

L’evoluzione della medicina del lavoro

A partire da Ippocrate, si sviluppò anche la medicina scientifica che si ramificò anche in quella del lavoro, che solo nel 1929 venne ufficialmente riconosciuta, passando da “medico di fabbrica” a “medico del lavoro”. Gli sviluppi più importanti si ebbero dopo la rivoluzione industriale in cui si erano raggiunte gravissime condizioni lavorative. Vennero create la Cassa Nazionale Infortuni (CNAIL) ed il Congresso internazionale sulla Medicina del Lavoro per le Malattie Professionali.

626 MedicaWedoot

626 Medica di Gruppo Wedoot effettua visite mediche e di prevenzione grazie ad un’equipe di medici ed infermieri in possesso di titoli e requisiti professionali, supportano le aziende nella stesura del Protocollo di Sorveglianza Sanitaria previsto dal T.U. 81-08. 

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Stress lavoro correlato e benessere aziendale

Stress lavoro correlato e benessere aziendale

L’importanza del benessere organizzativo aziendale

Rendi la salute mentale e il benessere per tutti una priorità globale“. Questo lo slogan della giornata mondiale dedicata alla salute mentale, la quale ci ricorda l’importanza del proprio benessere non solo negli ambienti domestici ma anche e soprattutto in quelli lavorativi.

Il tema risulta sempre più attuale e la maggior parte delle persone scelgono spontaneamente di dedicarsi alla propria salute mentale, specialmente a causa delle pressioni portate dalla pandemia globale COVID-19. In base alle recenti ricerche si attesta che lo stress sul lavoro è aumentato anche a causa di questa situazione, incrementando il livello di ansia e di frustrazione, che in aggiunta a carichi di lavoro sproporzionati potrebbe sfociare in depressione e calo prestazionale.

Stress lavoro correlato

Questo genere di sintomatologie si riferisce in particolar modo allo stress lavoro correlato, il quale viene definito secondo l’INAIL come una particolare forma di esaurimento legato all’attività lavorativa che si manifesta appunto quando vi è un sovraccarico di pressioni sociali, psicologiche e lavorative. Secondo una ricerca condotta dall’INAIL nel corso del 2020 si appura che sono più di 720 mila i nuovi pazienti che si sono recati da servizi specialistici in materia e che il 50-60% di tutte le giornate lavorative perse è dovuta proprio a questo tipo di stress.

Quali sono i segni dello stress lavoro correlato?

Nella maggior parte dei casi questa patologia si evidenzia a causa di:

  • Cambiamenti emotivi e umore instabile, ad esempio irritabilità ed ansia.
  • Difficoltà di concentrazione e perdita di memoria.
  • Problemi sociali nei rapporti con i colleghi.
  • Aumento dell’uso di prodotti alcolici, fumo o medicinali.
  • Scarso rendimento e apprendimento rallentato.

Come si previene e come un’azienda deve intervenire?

E’ bene che l’azienda interessata svolga una valutazione del rischio stress lavoro correlatoobbligo per tutte le aziende ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. 81/08, in quanto si tratta di un rischio sempre presente.

Se no hai ancora ottenuto la valutazione del rischio stress correlato puoi richiederla rapidamente contattando 626Antincendi, sevizio di Gruppo Wedoot Italia che si occupa di sicurezza sul luogo di lavoro.

Inoltre è bene svolgere visite mediche frequenti dal medico del lavoro competente, in modo da prevenire il problema e/o identificandolo fornendo la soluzione più adatta. Le visite mediche devono essere periodiche e sono obbligatorie ai dipendenti/impiegati, al fine di valutare l’idoneità lavorativa alla mansione specifica come da art. 41 del D.Lgs 81/08.

Se ancora non hai nominato un medico competente, richiedi subito una consulenza con 626Medica, servizio di Gruppo Wedoot Italia che si occupa di salute sul luogo di lavoro, in modo da garantire il benessere fisico e psicologico che i lavoratori necessitano.

 

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Rischi e medico del lavoro per attività a Ferrara

Rischi e medico del lavoro per attività a Ferrara

Perchè è importante effettuare la visita del medico del lavoro?

Nonostante solo alcune professioni possano risultare usuranti, se si effettua un’analisi dettagliata dei rischi che comporta lo svolgimento di un determinato lavoro in un certo lasso di tempo, si può notare come in realtà ogni professione può potenzialmente danneggiare il lavoratore. Basti pensare che, così come un meccanico, anche un insegnante corre dei rischi posturali, anche se riguardanti distretti corporei diversi: è per questo motivo che è essenziale sostenere visite del medico del lavoro periodicamente.

Quali sono le professioni più comuni nel ferrarese? Quali sono i rischi che corrono?

Secondo le statistiche della Camera di Commercio di Ferrara, il ferrarese è una delle zone in cui più si registra un’alta occupazione nell’industria e nei servizi. Nello specifico, nel 2020 si ha testimonianza del 25,6% della popolazione impiegata nell’industria e del 63,1% nei servizi. Si considerino due esempi in tali settori, rispettivamente il saldatore ed il pizzaiolo. Il saldatore spesso subisce danni fisici dovuti al rumore, al microclima, alle polveri, alla postura, agli agenti chimici ed alle radiazioni. Il pizzaiolo, invece, è sottoposto a rischi causati dalla postura, dal microclima, dalle polveri di farine, da alte temperature e da movimenti ripetitivi.

 

 

In che modo le visite del medico del lavoro possono arginare i rischi?

Il medico del lavoro effettua numerosi accertamenti clinici e\o strumentali sui lavoratori in modo da verificarne lo stato di salute sia prima che il lavoratore venga assunto (in modo da giudicare se effettivamente è impossibilitato in partenza a svolgere tale mansione) sia durante il periodo di tempo in cui egli esercita la professione (per controllare se subisce danni fisici). Per effettuare tali accertamenti, il medico sottopone il lavoratore ad alcuni esami specifici, tra i quali i più comuni sono:

  • Spirometria
  • Audiometria
  • Visiotest

La spirometria, essenziale per i lavoratori che possono inalare polveri come l’operaio edile, valuta la funzionalità dell’apparato respiratorio, ossia l’aria contenuta nei polmoni. L’audiometria rileva la capacità uditiva del paziente, indirizzata soprattutto a coloro, come gli operai agricoli, che sono sottoposti a forti rumori. Infine, il visiotest analizza i parametri della vista e verifica che non si siano sviluppate anomalie.

Cosa accede se non si effettuano tali accertamenti?

La visita medica del lavoro è obbligatoria per legge, dal momento che è prevista nell’articolo 41 della legge 81/08 che disciplina tutta la materia di sicurezza sul lavoro. Qualora il lavoratore dovesse rifiutarsi di sottoporsi agli accertamenti previsti, il datore di lavoro può procedere a provvedimenti disciplinari, ma se essi non dovessero risultare abbastanza persuasivi, allora può ricorrere al licenziamento del dipendente. Nel caso in cui sia l’azienda stessa a non rispettare tale obbligo, sono previste delle sanzioni per il datore di lavoro e per il dirigente che variano in base al numero dei lavoratori

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Differenza tra corso operatore BLSD e corso primo soccorso

Differenza tra corso operatore BLSD e corso primo soccorso

Cos’è il corso BLSD?

BLSD è l’acronimo di Basic Life Support and Defibrillation, ovvero il supporto base alle funzioni vitali e la defibrillazione. Diverso da quello BLS che riguarda solamente le manovre salvavita. Il corso di operatore BLSD è un corso che concerne la medicina del lavoro e ha come obiettivo quello di insegnare a riconoscere ed intervenire prontamente in caso di arresto cardiaco e/o respiratorio avviando fin da subito le manovre salvavita, in abbinamento all’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE).

Scopri di più sul DAE e sul suo funzionamento cliccando QUI.

Corso operatore BLSD

Il corso BLSD è rivolto ad operatori sanitari (siano essi dipendenti o volontari) istituzionalmente impegnati nelle emergenze, ma anche alla cittadinanza. E’ realizzato secondo le linee guida dell’IRC (Italian Resuscitation Council) ed è tenuto da personale autorizzato, quale medici, infermieri o personale non sanitario, adeguatamente formati, attraverso la collaborazione con i principali centri di formazione regionali. Ogni 6 partecipanti al corso ci deve essere 1 istruttore (di cui almeno un professionista sanitario).

Il corso BLSD ha una durata complessiva di 5 ore. 1 ora è dedicata alla spiegazione dei concetti teorici e le 4 ore restanti sono dedicate per attività pratica sul manichino, con un’istruzione specifica alle operazioni per eseguire il massaggio cardiaco e all’uso del defibrillatore semiautomatico esterno. Invece, la durata del corso di re-training è di un totale di 3 ore.

Cos’è il corso di primo soccorso?

Il corso di primo soccorso è un corso di formazione per addetti preposti ad agire in caso di bisogno di primo soccorso, fornendo competenze utili in modo da essere preparati all’intervento per tutti ti tipi di incidente che si possono verificare in ambito aziendale, come ad esempio casi di trauma cranico, arresto cardiaco, colpo di calore, folgorazione, frattura, lesione alla colonna vertebrale ed emorragia.

Corso di primo soccorso

Il corso è rivolto a tutti coloro che sono stati designati dal datore di lavoro e a quest’ultimo. Esistono diversi tipi di corso a seconda del gruppo cui appartiene l’azienda (A, B o C), stabilito in base al numero di lavoratori, all’attività svolta e ai fattori di rischio presenti. Il corso per le aziende che appartengono al gruppo A ha una durata complessiva di 16 ore, mentre quelle che appartengono al gruppo B e C ha una durata di 12 ore. Questo tempo, in entrambi i casi, è adoperato per insegnamento teorico e simulazioni di possibili situazioni reali.

Riassumendo

Il BLSD o Basic Life Support Defibrillation e il corso di primo soccorso possono sembrare analoghi ma il primo è da considerare come un modulo all’interno del primo soccorso. Infatti, il BLSD si focalizza solo sull’intervento in caso di arresto cardiaco e respiratorio in qualsiasi fascia di età. Invece, il corso di primo soccorso aziendale tratta delle nozioni di primo intervento per qualsiasi tipo di incidente che si potrebbe verificare in azienda, incluso l’arresto cardiaco e respiratorio.

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Defibrillatore (DAE) e formazione BLSD

Defibrillatore (DAE) e formazione BLSD

Che cos’è un defibrillatore automatico esterno (DAE)?

Il defibrillatore (DAE) è un dispositivo medico in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, dal momento che è dotato di sensori per riconoscere l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare.

Le tipologie di defibrillatori esterni esistenti

Sul mercato esistono due tipi di defibrillatori, utili per la medicina del lavoro: il defibrillatore automatico e quello semiautomatico esterno e la loro differenza consiste prevalentemente nella modalità di attivazione della “scarica”. Nello specifico:

  • Quello automatico possiede un solo pulsante “ON/OFF”: dopo aver fissato i “PADS” (piastre) o “elettrodi” sul paziente è sufficiente accenderlo. Automaticamente il defibrillatore determina se effettuare la Scarica/Shock e vi provvede, senza alcun intervento dell’operatore.
  • Quello semiautomatico ha due tasti: il pulsante di accensione e spegnimento “ON/OFF” e il pulsante “SHOCK”. In questo secondo caso, dopo aver attaccato gli elettrodi, il defibrillatore acceso effettua i controlli sul paziente e si predispone, solo qualora lo stesso defibrillatore ne determini la necessità, per la scarica, pilotando l’operatore (mediante comandi vocali) al rilascio dello shock attraverso lo specifico pulsante rosso.

Perchè il defibrillatore semiautomatico esterno è ritenuto più sicuro di quello automatico?

Questo è ritenuto più sicuro in quanto l’operatore che lo utilizza attiva volontariamente la procedura di scarica, potendo quindi accertare le condizioni di sicurezza “ambientali” prima dello “shock”.

Chi ha l’obbligo di possedere il defibrillatore semiautomatico DAE?

Il decreto 24 aprile 2013 ha disposto (articolo 5, comma 5) l’obbligo per le società sportive professionistiche e per quelle dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori semiautomatici. Inoltre, sempre secondo il decreto, deve essere presente personale formato e pronto ad intervenire. Inoltre il DAE deve essere facilmente accessibile, segnalato e funzionante, e i corsi di formazione devono essere tenuti da centri di formazione accreditati, come 626Medica srl (medicina del lavoro) di Gruppo Wedoot Italia.

Le attività sportive escluse dall’obbligo di possedere un DAE

Armi sportive da caccia, biliardo sportivo, bocce, bowling, bridge, cinofila, cronometraggio, dama, freccette, giochi e sport tradizionali, come birilli, lippa e tiro con la fionda, go, golf, medicina dello sport, minigolf, motonautica, orientamento, pesca sportiva, scacchi, sport dell’aria, come aeromodellismo, tiro a segno, tiro a volo, tiro con l’arco, vela.

Quali sono le verifiche necessarie per i DAE?

I DAE devono essere soggetti a controllo periodico e secondo le linee guida CEI 62-148 è una volta ogni anno per le apparecchiature che sono usate nei locali di chirurgia, e una volta ogni 2 anni per quelle usate in tutti gli altri locali.

Il corso di Basic Life Support Defibrillation (BLSD) e l’uso del DAE

626 Medica srl, che si occupa di medicina del lavoro, organizza corsi di Basic Life Support Defibrillation con l’obiettivo di far apprendere ai partecipanti la sequenza di rianimazione di base nell’adulto in arresto respiratorio e/o cardiaco, le manovre da eseguire nel caso di ostruzione delle vie aeree e le abilità relative all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno.

A chi sono rivolti i corsi per la formazione BLSD?

I corsi BLSD sono rivolti a tutti gli operatori sanitari e alla cittadinanza.

Come ottenere la certificazione BLSD e come rinnovarla

Alla fine del corso e in seguito al superamento della valutazione si otterrà una certificazione della validità di 24 mesi. Per rinnovare la certificazione è necessario seguire un corso di riaddestramento, estendendo la validità per altri 24 mesi.

Quali sono le possibili sanzioni?

  • La mancata manutenzione periodica dei defibrillatori comporta una sanzione tra i 1.000 e i 2.000 euro.
  • L’inosservanza dell’obbligo di dotazione del defibrillatore comporta la chiusura dell’attività fino alla regolamentazione.
  • L’assenza del personale abilitato durante l’orario di attività e l’inosservanza degli obblighi di formazione costituisce, a carico dei gestori, una sanzione che va da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 5.000 euro.

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Visita medica del lavoro: tipologie e svolgimento

Visita medica del lavoro: tipologie e svolgimento

Quando avviene la visita del medico del lavoro e come si svolge?

La visita svolta dal medico del lavoro è a tutti gli effetti una normale visita di controllo. La visita medica del lavoro è programmata, periodica e obbligatoria. Il dipendente è inoltre tenuto a svolgerla durante l’orario di lavoro.

Il medico del lavoro controlla lo stato generale di salute del lavoratore e tutti i parametri vitali. In questo modo, l’esperto riesce a giudicare l’idoneità del soggetto allo svolgimento della propria mansione.

Leggi anche la storia della medicina del lavoro per conoscere le sue origini.

Cosa si intende per sorveglianza sanitaria?

Come anticipato, le visite mediche sono periodiche e rientrano, coerentemente con quanto previsto dalla legge per livello di rischio aziendale, all’interno di un piano di sorveglianza sanitaria. Il medico competente svolge non solo le visite programmate, ma anche quelle richieste dal lavoratore stesso, purché coerenti con i rischi corsi nell’ambiente di lavoro.

Quanti tipi di visite mediche del lavoro esistono?

Visita medica pre-assuntiva

Scopo della visita pre-assuntiva è assicurare che il lavoratore sia idoneo alla mansione che si appresta a svolgere e che la sua salute non venga da essa messa a rischio.

A partire dal 5/05/2023 è stato modificato il Decreto Legislativo 81/2008, con modifiche sostanziali per quanto riguarda il medico competente. Infatti, in occasione delle visite di assunzione, è necessaria la cartella sanitaria rilasciata dal precedente datore di lavoro, in modo da tenerne conto ai fini della conformità al lavoro.

Visita medica periodica

E’ il medico competente a definire la periodicità della visita medica del lavoro sulla base del tipo di attività svolta e funzionale al livello di rischio. La visita medica periodica è atta al confermare l’idoneità del lavoratore.

Visita medica su richiesta

Nel momento in cui egli ritiene che l’attività professionale interferisca con il proprio stato di salute, il lavoratore può richiedere di essere visitato dal medico competente. Al fine di essere accolta, la richiesta deve tuttavia presentare motivazione valida per l’accertamento sanitario del dipendente.

Visita medica per cambio mansione

In occasione di cambio mansione, il datore di lavoro informa il medico competente. La nuova attività svolta può prevedere l’esposizione a fattori di rischio non menzionati nella precedente sorveglianza sanitaria. Lo scopo sarà, anche in questa circostanza, quello di appurare l’idoneità del lavoratore.

Visita medica di fine rapporto

Se il lavoratore in questione è entrato in contatto con sostanze tossiche o radiazioni, è obbligatorio che egli svolga un’apposita visita medica del lavoro. Lo scopo è quello di accertare che il dipendente non abbia subito danni alla salute durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.

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