Da Ippocrate al medico del lavoro
Chi era Ippocrate?
Ippocrate (IV sec. a.C.) è considerato il primo vero medico della storia dal momento che reinventò il concetto di medicina scientifica. Se prima veniva associata alla filosofia ed ogni fenomeno era visto come conseguenza di un intervento divino, a partire da quel momento divenne una vera e propria professione basata sul metodo scientifico.
Ippocrate spiegava che nell’essere umano era presente una forza vitale che si opponeva alle disarmonie che causano le patologie. Di conseguenza le malattie erano provocate da circostanze insite nella persona e non da qualche divinità. Creò quindi la cartella clinica per mettere ordine all’infinità di fenomeni con i quali il medico si deve rapportare per formulare, finalmente, una diagnosi ed una prognosi.
Il giuramento di Ippocrate
È noto che ogni neo-medico deve fare il giuramento di Ippocrate, ma di cosa si tratta esattamente? Egli credeva che il medico dovesse curare gratuitamente i malati stabilendo con loro un legame di sincerità. Da ciò, nacque il giuramento che elencava i principi dell’etica medica di chi esercita la professione. Al giorno d’oggi si utilizza un testo leggermente modificato rispetto a quello originale, ma i principi cardine sono rimasti invariati.
Differenze tra il precedente e il nuovo giuramento di Ippocrate
Tra le differenze principali si può notare sicuramente l’invocazione alle divinità classiche (“Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni…”). Quello moderno prescinde da un qualsiasi legame con la religione, esprimendo la volontà del medico di trasmettere il sapere alla propria prole (“…di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest’arte”).
L’evoluzione della medicina del lavoro
A partire da Ippocrate, si sviluppò anche la medicina scientifica che si ramificò anche in quella del lavoro, che solo nel 1929 venne ufficialmente riconosciuta, passando da “medico di fabbrica” a “medico del lavoro”. Gli sviluppi più importanti si ebbero dopo la rivoluzione industriale in cui si erano raggiunte gravissime condizioni lavorative. Vennero create la Cassa Nazionale Infortuni (CNAIL) ed il Congresso internazionale sulla Medicina del Lavoro per le Malattie Professionali.
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