Medico competente o di base?

Differenza tra medico di base e competente

Chi è il medico di base?

Il medico di base, a differenza del medico competente, vigila sullo stato di salute generale del paziente nell’arco della sua vita: solitamente effettua diagnosi e terapia curativa, garantisce i livelli di assistenza presso il proprio ambulatorio e/o a domicilio. Si tratta di attività generiche che non riguardano un ramo della medicina in particolare.

Chi è il medico competente?

In base al D. Lgs. 81\08 il medico competente si occupa di svolgere attività di sorveglianza e visite mediche sui lavoratori e, per esercitare la professione, deve essere in possesso di una specializzazione in medicina del lavoro. Si tratta quindi di un ruolo più specifico rispetto a quello del medico di base, in quanto prende in considerazione la salute dell’individuo relativamente al ruolo professionale che deve ricoprire. Il medico competente viene scelto dal datore di lavoro dell’azienda presso la quale effettua le visite, il quale gli fornisce il Documento di Valutazione dei Rischi aziendale e permettendogli un sopralluogo negli ambienti di lavoro in modo da avere tutte le informazioni necessarie per stabilire tutti i pericoli possibili.

Quali sono i regolamenti che delineano la figura del medico competente?

Il D.Lgs. 81\08 stabilisce, tra le altre cose, i requisiti professionali del medico del lavoro. A partire da maggio 2023, però, il Decreto legge 4\5\2023 ha apportato alcune modifiche che ne riformulano nuovi obblighi per il datore di lavoro ed il medico del lavoro: ad esempio il datore di lavoro ha l’obbligo di indicare il medico per l’azienda sulla base della valutazione dei rischi,  richiede al lavoratore la cartella sanitaria rilasciata dal precedente datore per giudicare l’idoneità del dipendente in fase di visita di assunzione ed infine, in caso di impedimento per motivate ragioni, ha l’obbligo di nominare al datore di lavoro un sostituto.

Affidati a 626 Medica per la nomina del medico per la tua attività

Nel contesto dell’ambiente lavorativo, la salute e la sicurezza dei dipendenti costituiscono una priorità inderogabile. In questo quadro, l’obbligo della nomina del medico competente emerge come un elemento cruciale nella tutela della salute dei lavoratori. Se non hai ancora nominato il medico competente per la tua attività, affidati a 626 Medica di Gruppo Wedoot Italia. Contattaci per ulteriore informazioni sulla medicina del lavoro.

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Cos’è il DAE?

Cos'è il DAE?

Ogni anno solo nel nostro Paese muoiono tra le 60.000-70.000 persone a causa di un arresto cardiaco. Sono numerosi i fattori decisivi che possono portare a ciò, come un precedente attacco di cuore, malattie coronariche, anomalie di tipo cardiaco, forte stress ed episodi sporadici di svenimento. Un elemento essenziale per salvare la vita ad una persona colta da un attacco cardiaco è l’utilizzo del DAE, ossia il defibrillatore semiautomatico esterno. Si tratta si un dispositivo medico che consente di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore tramite dei sensori che gli permettono di riconoscere automaticamente l’arresto cardiaco e la conseguente necessità di liberare la scarica elettrica. 

Come si usa il DAE?

Per mettere in moto il DAE occorre applicare le placche adesive sul petto della persona in modo che l’apparecchio ne possa registrare il ritmo cardiaco. In caso di necessità si prepara per liberare la scarica. Successivamente si mette in attesa e dopo un paio di minuti effettua nuovamente l’analisi del ritmo cardiaco e si predispone, eventualmente, ad un’altra scarica. Il DAE è anche dotato di un altoparlante che fornisce indicazioni all’utente. Ovviamente l’apparecchio deve essere sottoposto a periodiche manutenzioni che ne accertino la funzionalità.

Chi ha l’autorizzazione ad utilizzare il DAE?

Per poter utilizzare il DAE occorre aver frequentato appositi corsi di formazione accreditati a livello regionale e di averne superato la prova finale, entrando quindi in possesso dell’attestato. Si prefissa l’obiettivo di formare il personale medico e non medico ai sensi della legge 116\2021 che specifica che solo chi ha ricevuto tale preparazione può usare il defibrillatore semiautomatico o automatico. Le lezioni prevedono una parte teorica ed una pratica durante la quale i frequentanti utilizzeranno un manichino per simulare le manovre. La mancata manutenzione periodica comporta una sanzione compresa tra i 1000 e 2000 euro, l’inosservanza dell’obbligo di dotazione del defibrillatore comporta la chiusura dell’attività. Infine l’assenza del personale abilitato e l’inosservanza degli obblighi di formazione costituisce una sanzione compresa tra 2500 e 5000 euro.

Tra i corsi offerti da Formativa di Wedoot, è presente il BLSD che fornisce la preparazione per l’utilizzo in sicurezza del DAE a partire da 54 euro.

In che luoghi è obbligatorio possedere il DAE?

Ai sensi della legge 116 del 4\8\21, il defibrillatore automatico\semiautomatico esterno deve essere installato presso tutte le amministrazioni pubbliche che abbiano almeno quindici dipendenti e che abbiano rapporti con il pubblico. Ne sono esempio le scuole, le agenzie pubbliche, gli aeroporti e le stazioni ferroviarie. 

Il gruppo Wedoot

626 Medica del Gruppo Wedoot Italia propone la vendita di dispositivi DAE e la formazione lavoratori tramite Formativa Srl. Scopri la nostra pagina vendita defibrillatori.

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Da Ippocrate al medico del lavoro

Da Ippocrate al medico del lavoro

Chi era Ippocrate?

Ippocrate (IV sec. a.C.) è considerato il primo vero medico della storia dal momento che reinventò il concetto di medicina scientifica. Se prima veniva associata alla filosofia ed ogni fenomeno era visto come conseguenza di un intervento divino, a partire da quel momento divenne una vera e propria professione basata sul metodo scientifico.

Ippocrate spiegava che nell’essere umano era presente una forza vitale che si opponeva alle disarmonie che causano le patologie. Di conseguenza le malattie erano provocate da circostanze insite nella persona e non da qualche divinità. Creò quindi la cartella clinica per mettere ordine all’infinità di fenomeni con i quali il medico si deve rapportare per formulare, finalmente, una diagnosi ed una prognosi.

Il giuramento di Ippocrate

È noto che ogni neo-medico deve fare il giuramento di Ippocrate, ma di cosa si tratta esattamente? Egli credeva che il medico dovesse curare gratuitamente i malati stabilendo con loro un legame di sincerità. Da ciò, nacque il giuramento che elencava i principi dell’etica medica di chi esercita la professione. Al giorno d’oggi si utilizza un testo leggermente modificato rispetto a quello originale, ma i principi cardine sono rimasti invariati.

Differenze tra il precedente e il nuovo giuramento di Ippocrate

Tra le differenze principali si può notare sicuramente l’invocazione alle divinità classiche (“Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni…”). Quello moderno prescinde da un qualsiasi legame con la religione, esprimendo la volontà del medico di trasmettere il sapere alla propria prole (“…di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest’arte”).

L’evoluzione della medicina del lavoro

A partire da Ippocrate, si sviluppò anche la medicina scientifica che si ramificò anche in quella del lavoro, che solo nel 1929 venne ufficialmente riconosciuta, passando da “medico di fabbrica” a “medico del lavoro”. Gli sviluppi più importanti si ebbero dopo la rivoluzione industriale in cui si erano raggiunte gravissime condizioni lavorative. Vennero create la Cassa Nazionale Infortuni (CNAIL) ed il Congresso internazionale sulla Medicina del Lavoro per le Malattie Professionali.

626 MedicaWedoot

626 Medica di Gruppo Wedoot effettua visite mediche e di prevenzione grazie ad un’equipe di medici ed infermieri in possesso di titoli e requisiti professionali, supportano le aziende nella stesura del Protocollo di Sorveglianza Sanitaria previsto dal T.U. 81-08. 

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Rischi e medico del lavoro per attività a Ferrara

Rischi e medico del lavoro per attività a Ferrara

Perchè è importante effettuare la visita del medico del lavoro?

Nonostante solo alcune professioni possano risultare usuranti, se si effettua un’analisi dettagliata dei rischi che comporta lo svolgimento di un determinato lavoro in un certo lasso di tempo, si può notare come in realtà ogni professione può potenzialmente danneggiare il lavoratore. Basti pensare che, così come un meccanico, anche un insegnante corre dei rischi posturali, anche se riguardanti distretti corporei diversi: è per questo motivo che è essenziale sostenere visite del medico del lavoro periodicamente.

Quali sono le professioni più comuni nel ferrarese? Quali sono i rischi che corrono?

Secondo le statistiche della Camera di Commercio di Ferrara, il ferrarese è una delle zone in cui più si registra un’alta occupazione nell’industria e nei servizi. Nello specifico, nel 2020 si ha testimonianza del 25,6% della popolazione impiegata nell’industria e del 63,1% nei servizi. Si considerino due esempi in tali settori, rispettivamente il saldatore ed il pizzaiolo. Il saldatore spesso subisce danni fisici dovuti al rumore, al microclima, alle polveri, alla postura, agli agenti chimici ed alle radiazioni. Il pizzaiolo, invece, è sottoposto a rischi causati dalla postura, dal microclima, dalle polveri di farine, da alte temperature e da movimenti ripetitivi.

 

 

In che modo le visite del medico del lavoro possono arginare i rischi?

Il medico del lavoro effettua numerosi accertamenti clinici e\o strumentali sui lavoratori in modo da verificarne lo stato di salute sia prima che il lavoratore venga assunto (in modo da giudicare se effettivamente è impossibilitato in partenza a svolgere tale mansione) sia durante il periodo di tempo in cui egli esercita la professione (per controllare se subisce danni fisici). Per effettuare tali accertamenti, il medico sottopone il lavoratore ad alcuni esami specifici, tra i quali i più comuni sono:

  • Spirometria
  • Audiometria
  • Visiotest

La spirometria, essenziale per i lavoratori che possono inalare polveri come l’operaio edile, valuta la funzionalità dell’apparato respiratorio, ossia l’aria contenuta nei polmoni. L’audiometria rileva la capacità uditiva del paziente, indirizzata soprattutto a coloro, come gli operai agricoli, che sono sottoposti a forti rumori. Infine, il visiotest analizza i parametri della vista e verifica che non si siano sviluppate anomalie.

Cosa accede se non si effettuano tali accertamenti?

La visita medica del lavoro è obbligatoria per legge, dal momento che è prevista nell’articolo 41 della legge 81/08 che disciplina tutta la materia di sicurezza sul lavoro. Qualora il lavoratore dovesse rifiutarsi di sottoporsi agli accertamenti previsti, il datore di lavoro può procedere a provvedimenti disciplinari, ma se essi non dovessero risultare abbastanza persuasivi, allora può ricorrere al licenziamento del dipendente. Nel caso in cui sia l’azienda stessa a non rispettare tale obbligo, sono previste delle sanzioni per il datore di lavoro e per il dirigente che variano in base al numero dei lavoratori

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